30
Ago

Memorie vive

Apre ufficialmente i battenti a Roma un nuovo spazio dalla vocazione interdisciplinare: L29.  Il nome fa riferimento al luogo, Via Labicana 29, a due passi dal Colosseo, dove le artiste Flavia Bigi, Francesca Romana Pinzari e Gaia Scaramella hanno insediato i loro studi e uno spazio galleria no-profit.  L29 si distingue nell’area romana nell’intento di dar voce a un confronto tra gli artisti residenti e gli ospiti del mondo della cultura che saranno invitati di volta in volta per esporre i loro lavori, organizzare presentazioni, workshop e micro residenze. In occasione dell’inaugurazione le tre artiste residenti hanno deciso di ospitare dalla Francia la curatrice Madeleine Filippi, che curerà la prima mostra inaugurale Memorie Vive, invitando due artisti internazionali, Odie Chaavkaa e Mounir Fatmi, a dialogare con i lavori di Flavia Bigi, Francesca Romana Pinzari e Gaia Scaramella.

Memorie Vive è una riflessione sulla nozione e il legame tra la memoria individuale e quella collettiva nel processo di costruzione del concetto d’identità.

Le installazioni, i disegni e il video presentati si offrono come delle reminiscenze – e non come risultato di un percorso- per esporre altrettante diverse visioni e tragitti di riflessione. Come indica il titolo della mostra, l’interesse verte sulle vestigia, su quello che resta e che respira ancora, anche e soprattutto nel ricordo. La questione del tempo riveste quindi un senso particolare all’interno della mostra.  Non si tratta di mettere in scena un tempo della commemorazione ma piuttosto di giocare con le ellissi temporali e con la nozione scientifica di tempo alla ricerca della porosità della memoria. La memoria è viva, in continua evoluzione. Essa si nutre giorno dopo giorno di elementi sociali, politici e scientifici, dello spirito stesso del tempo che passa e di tutto ciò che può stravolgere i nostri ideali. Questo fenomeno è affrontato dagli artisti attraverso diverse procedure: Nel video di Mounir Fatmi esplicita è la citazione e il riferimento alla storia dell’arte. La tela di fondo del suo video è un affresco del Beato Angelico intitolato La guarigione del diacono Giustiniano sul quale l’artista fonde numerose fotografie e video di un’operazione chirurgica dei nostri tempi. Flavia Bigi rivisita la teoria delle idee  di Platone in chiave metaforica, con riferimento al nostro fragile momento storico. Odie Chaavka richiama le credenze animiste della cultura mongola. L’evocazione della temporalità e del suo legame con la natura è resa evidente dagli intrecci di rami spinosi e il processo di cristallizzazione di Francesca Romana Pinzari mentre negli orologi silenziosi di Gaia Scaramella l’umano sentire si decanta nelle gocce di cristallo come fossero lacrime stigmatizzate. Si investiga il dialogo tra la natura e l’uomo, l’intervento e l’interazione dell’uno sull’altro.Il sistema naturale rende ogni cosa perpetua, ciclica e perciò vocata all’immortalità. Qualunque sia la forma che la memoria assume, o qualunque sia il suo scopo, essa è destinata ontologicamente a resistere e a restare in vita. Questo bisogno di trasmissione del ricordo attraverso le nozioni di radici e di memoria collettiva non è altro che un ultimo tentativo di addomesticare il tempo. La memoria permette di definire l’appartenenza a un gruppo, e può essere anche imposta. La memoria individuale e collettiva si alternano cosi all’interno dell’esposizione. Gli artisti presenti in mostra hanno deciso di mostrarne la sua natura liberatrice e il potere individuale e sociale della memoria stessa.
L’esposizione memorie vive può suonare come un bisogno di utopia…
Madeleine Filippi

Memorie Vive
5 settembre – 15 novembre 2017 – L29 Art Studio
a cura di Madeleine Filippi
Artisti: Flavia Bigi, Odie  Chaavkaa, Mounir Fatmi, Francesca Romana Pinzari, Gaia Scaramella
Inaugurazione: 5 settembre 2017
H 18:00-21:00
Gli altri giorni: su appuntamento
Via Labicana 29, Roma
l29contemporaryart@gmail.com

Immagine: Flavia Bigi, House, 2017. Foto di Andrea Veneri