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Set

Frida Parmeggiani. Figurazioni tessili

Dal 16 settembre 2016 all’8 gennaio 2017
Merano celebra Frida Parmeggiani
in occasione del suo 70°compleanno

Gli spazi di Merano Arte accolgono una serie di nuove creazioni realizzate da una delle più importanti e celebrate costumiste teatrali. E al Palais Mamming Museum, i progetti How to become Frida, Approcci a Frida e gli scatti di Elisabeth Hölzl, ripercorrono le fasi di realizzazione dei costumi e la lunga collaborazione con il grande regista americano Robert Wilson.

Dal 16 settembre 2016 all’8 gennaio 2017, Merano celebra Frida Parmeggiani, una delle più importanti e famose costumiste teatrali, di origini meranesi, in occasione del suo 70° compleanno.

La mostra, dal titolo Figurazioni tessili,seconda tappa di un percorso che tocca il Mozarteum di Salisburgo dal 21 luglio al 3 settembre, si divide in quattro sezioni ospitate rispettivamente da Merano Arte e dal Palais Mamming Museum.

Disegnatrice di costumi tra le più apprezzate a livello mondiale, nel corso della sua quarantennale carriera, Frida Parmeggiani ha collaborato con registi del calibro di Rainer Werner Fassbinder, Samuel Beckett e Andrè Heller, allestendo già nel 1978 la rappresentazione della Lohengrin di Wagner per proseguire, nel 1987 con tutte le quattro parti del ciclo operistico wagneriano presso i Bayreuther Festspiele. Per i Salzburger Festspiele ha creato dei costumi fantastici e indimenticabili, come quelli per le rappresentazioni di Herzog Blaubarts Burg, Pelléas et Mélisande, Mitridate e La morte di Danton. Frida Parmeggiani ha inoltre lavorato con artisti quali Lou Reed, David Byrne e Tom Waits.
Dal 1987 Parmeggiani ha realizzato i propri costumi, quasi esclusivamente per gli allestimenti teatrali del maestro americano Robert Wilson. La collaborazione tra i due ha condotto a una serie di rappresentazioni memorabili ad Amburgo, Zurigo, Salisburgo, Parigi, Madrid e New York, apportando nuovi parametri all’interno del mondo internazionale dell’Opera e del Teatro, sia in ambito costumistico che nell’uso delle luci.
Il percorso espositivo allestito a Merano Arte presenterà alcune nuove creazioni, composte da 13 figure singole, delle vere e proprie sculture tessili, attraverso le quali si analizzerà il rapporto di tensione tra natura, spazio, volume e tessuti.
Per la prima volta, Frida Parmeggiani ha potuto lavorare senza rapportarsi con attori o confrontarsi con sceneggiature, trovandosi libera di esprimere, in modo statico e scultoreo, il proprio linguaggio formale minimalista. Tessuti pregiati – feltro di lana lievemente melangiato, panno di lana pesante, lino sottile, doppia organza di seta o seta con fibra di ananas – in combinazione con elementi in metallo si sviluppano come installazioni di elevato livello estetico.
Cromaticamente giocate sul bianco e nero, le opere tessili indicano una moltitudine di variazioni in modo da divenire, al tempo stesso, tessuto e scultura. Accanto a questi elementi formali, i suoi lavori racchiudono al loro interno anche un aspetto autobiografico, esprimendo le esperienze e i sogni della propria creatrice.
L’allestimento è stato sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Scenografia e Costumistica, Cinema e Allestimento architettonico dell’Università Mozarteum di Salisburgo sotto la supervisione del professor Henrik Ahr insieme agli studenti Anna Brandstätter, Rubi Brockhausen, Miriam Hölzl, Charlina Lucas, Lisa Nickstat e Amelie Ottmann.

Approcci a Fridaè il titolo di una delle 3 sezioni ospitate al Palais Mamming Museum di Merano. Qui, attraverso cinque brevi documentari, realizzati dagli studenti dell’Università Mozarteum di Salisburgo sotto la guida del professore Alexander du Prel, si racconta la genesi delle nuove creazioni, l’ambiente dietro le quinte e la lunga, simbiotica collaborazione con Robert Wilson. Il progetto How to Become Frida consiste in una serie di installazioni realizzate da 6 studenti dell’Università Mozarteum di Salisburgo, che approfondiscono le straordinarie capacità artistiche di Frida Parmeggiani. L’ultima sezione intitolata Working with Frida è dedicata alle sequenze fotografiche realizzate dall’artista Elisabeth Hölzl che, nel corso di due anni, su incarico di Merano Arte, ha documentato la nascita e realizzazione dei costumi.
Accompagna la mostra un catalogo Schlebrügge.Editor / Wien, con testi di Robert Wilson, Elfriede Jelinek, Bernd Sucher, Ursula Schnitzer e Silke Geppert. Le sequenze fotografiche sono state realizzate da Franck Evin ed Elisabeth Hölzl.

Note Biografiche
FRIDA PARMEGGIANI è nata a Merano nel 1946
1972 Praticantato presso Schaubühne Berlin e la Deutsche Oper Berlin
1974 – 75 Assistente di scena e costumista presso il Teatro Schiller di Berlino
1976 – 77 Costumista presso la Deutschen Schauspielhaus Hamburg
Dal 1978 libera costumista
1990 Künstforderpreis Accademia delle Arti di Berlino
1989 – 2000 Insegnante incaricata all’Accademia di Arti Applicate di Vienna
2003 – 2004 Professoressa ospite all’Università Mozartemum di Salisburgo
2007 Congedo dal teatro, da quest’anno nuovamente domiciliata a Merano
2014 – 2016 Figurazioni tessili

Lavori più rilevanti dal 1978 al 1987

1977 “Frauen in New York” presso la Hamburger Schauspielhaus con Rainer Werner Fassbinder
1976 “Tritte” e “Damals” allo Schiller Theater Berlin con Samuel Becket
1979 “Lohengrin” a Bayreuth con Götz Friedrich
1983 “Rienzi” alla Bayerischen Staatsoper di Monaco con Hans Lietzau
1982 “Flick Flack” alle Wiener Festwochen con Andrè Heller
1985 “König Hirsch” di Werner Henze; allestimento di Hans Hollmann, presso la Stuttgarter Staatsoper
1985 “Hamlet” con Klaus Maria Brandauer al Burgtheater Wien
1996 “Mitridate” Mozartwochen Salzburg con Jonathan Miller

Lavori più rilevanti con Robert Wilson dal 1987

1987 “Quartett” Heiner Müller a Stoccarda
1988 “Les Martyres de Saint Sébastian” all’Opéra Garnier de Paris
1988 “The Forest” con David Byrne, Festival di Berlino
1989 “Les Materie” al Festival di Amsterdam
1990 “Black Rider“ con Tom Waits, Thalia Theater Hamburg
1991 “Parsifal” alla Hamburger Staatsoper
1991 “Krankheit Tod”, Schaubühne Berlin / “La maladie de la Mort” Lausanne e Nancy con Michel Piccoli e Lucinda Childs
1992 “Don Juan” al Teatro Maria Guerrero, Madrid
1993 “Alice im Wunderland” con Lou Reed, Thalia Theater Hamburg
1993 “Madame Butterfly” Opéra del la Bastille, Paris
1993 “Das Gleichgewicht” presso i Salzburger Festspielen
1994 “Ein Projekt” Theater am Turm Frankfurt
1994 “Maggio Musicale” Firenze
1994 “Hanjo”, con Yukio Mishima per il Maggio Musicale a Firenze
1995 “Hamlet” a Houston, Texas
1995 “Herzog Blaubarts Burg”, Opernhaus Zürich / Salzburger Festspiele
1995 “Erwartung” Arnold Schönberg con Jessye Norman / Salzburger Festspiele
1996 “Time Rocker”con Lou Reed al Thalia Theater Hamburg
1997 “Pelléas et Mélisande” Debussy, Opéra de la Bastille, Paris
1998 “Dantons Tod” presso i Salzburger Festspielen e il Berliner Ensemble
1998 “Lohengrin” Metropolitan Opéra House, New York
1999 “Alceste” Chatelet, Paris
1999 “Orphée et Euridice”, Chatelet Paris
2001 “Po Projekt „POEtry” con Lou Reed, Thalia Theater Hamburg
2006 “Johannespassion” Théâtre du Châtelet Paris
2006 “Quartett” di Heiner Müller con Isabelle Huppert, Théâtre National de l’Odéon
1989 – 2000 Professoressa incaricata alla Hochschule für Angewandte Kunst di Vienna
2003 – 2004 Professoressa ospite al Mozarteum di Salisburgo
1981 Kunstförderpreis Accademia della Arti di Berlino
1990 Costumista dell’anno “Theater heute”

SEDI ESPOSITIVE

Merano Arte è un punto d’incontro internazionale per le forme espressive del contemporaneo, una piattaforma nel campo dell’arte figurativa, della fotografia, dell’architettura, della musica, della letteratura e dei nuovi media. È tra le istituzioni altoatesine più attive in materia di architettura contemporanea ed ha sede in un edificio storico, di proprietà della Cassa di Risparmio di Bolzano, detto per questo “Edificio Cassa di Risparmio”.

Il Palais Mamming Museum – che presenta le collezioni del Museo Civico di Merano – dal 2015 è ospitato nella nuova sede di piazza Duomo, in un palazzo seicentesco recentemente ristrutturato. La collezione permanente offre una panoramica sull’evoluzione storica della città. Il percorso, a sviluppo circolare, ha inizio dalla preistoria e tocca tutti gli ambiti sociali e artistici, sino all’arte contemporanea.

FRIDA PARMEGGIANI. Figurazioni tessili

Conferenza stampa: mercoledì 14 settembre ore 11.00
Palais Mamming Museum

Inaugurazione: venerdì 16 settembre ore 19.00
Palais Mamming Museum e Merano Arte

Durata della mostra: Merano Arte (via Portici 163)
17 settembre 2016 – 8 gennaio 2017
Palais Mamming Museum (Piazza Duomo, 6)
17 settembre – 20 novembre 2016

Orari: Merano Arte martedì- domenica 10.00 – 18.00 (chiuso lunedì)
Palais Mamming Museum martedì-sabato 10.30 – 17.00; domenica 10.30 – 13.00 (chiuso lunedì)

Ingresso Merano Arte + Palais Mamming Museum: € 8,00

Uffici stampa
Merano Arte
CLP Relazioni Pubbliche | Anna Defrancesco | Tel + 39 02 36755700 | anna.defrancesco@clponline.it
Nadia Marconi | Tel: + 39 0473 21 26 43 | marconi@kunstmeranoarte.org

Palais Mamming Museum
Doc.bz Serena Bianchi | Tel: + 39 3460024877 | serena.bianchi@doc.bz.it

Con il prezioso sostegno di:

Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige
Comune di Merano
Regione Autonoma Trentino Alto Adige
Fondazione Cassa di Risparmio
Cassa di Risparmio
Alperia
Spezialbrauerei Forst
Niederstätter
Dr. Schär
Kellerei Nals Margreid
Staschitz digital
Tipografia Medus
IDM – Südtirol
MGM- Meraner Marketing Gesellschaft
Azienda di Soggiorno di Merano
Mössmer Fashion and Fabrics since 1894
Lichtstudio Eisenkeil
Hotel Aurora Merano
Hotel Pienzenau am Schlosspark, Merano
Primus Touristik Silbernagl
Tailor’s NY
Siebenförcher

Immagine: Frida Parmeggiani. Figurazione tessile n. 6 Foto Franck Evin