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Giu

Giulia Marchi. Rokovoko

GIULIA MARCHI
ROKOVOKO

June 11 – July 31
Vernissage
June 11 – 18:00 – 21:00

Matèria è lieta di annunciare la personale di Giulia Marchi dal titolo Rokovoko. La mostra inaugura e sancisce la collaborazione tra la fotografa e la galleria romana proponendo, in anteprima, un corpus di tre lavori che definiscono le tematiche esplorate e sviluppate dall’artista. Il rapporto tra fotografia e letteratura, tra parola e immagine lega i lavori che occuperanno le due sale di Materia spaziando dalla fotografia stessa all’installazione, proponendo una concezione altra di “spazio”.

Rokovoko, isola immaginifica del celebre romanzo di Herman Melville, “Moby-Dick or The Whale”, rappresenta un punto d’arrivo irraggiungibile una meta tracciata da rotte letterarie che coraggiosamente affiancano Cesare Pavese, Gustave Flaubert e lo stesso Melville, su di una cartografia irrisolta.

“Paesaggi irrisolti”, “Memorie selettive”, “Prima di essere schiuma saremo indomabili onde” i nomi propri dei lavori esposti.

Matrici di polaroid alterate al servizio di una chimica del paesaggio; confini irrisolti tracciati da fili bianchi, da funamboliche funi sulle quali camminare, geometrie aliene in dialogo con scenari terrenamente eseguiti. La memoria non è lineare e localizzare è fondamentale per ricordare; luoghi destinati al vuoto, lasciato, perché fosse occupato dalla memoria divenuta selettiva e adagiata in cassetti che ne divengono dimora. La rotta appare incompleta, costretti ad avanzare al buio scandagliamo lo spazio in apnea, direzionati dalla bacchetta del rabdomante che dà il ritmo al viaggio.


Matèria is pleased to announce the solo exhibition by Giulia Marchi. Titled Rokovoko, the show inaugurates and consolidates the collaboration between the photographer and the Roman gallery, presenting a corpus of three unseen bodies of work that define the themes explored and developed throughout the years by the artist. The relationship between photography and literature, between word and image, binds the work that will occupy Matèria’s two rooms, ranging from photography to installation, proposing an alternate understanding of the ‘space’.

Rokovoko, the imaginary island found in Herman Melville’s Moby- Dick; or The Whale represents an unattainable point of arrival, a destination outlined by literary routes that bravely align Cesare Pavese, Gustave Flaubert and Melville himself, placing them upon an unresolved cartography.

Paesaggi Irrisolti (Unresolved Landscapes), Memorie Selettive (Selective Memories), Prima di Essere Schiuma Saremo Indomabili Onde (Before Becoming Foam We Shall Be Indomitable Waves), the full titles of the three bodies of work showcased.

Altered polaroids serving a landscape-applied chemistry; unresolved borders defined by white threads, acrobatic ropes on which to walk on, alien geometries in dialogue with earthly- constructed scenarios. Memory is non-linear, making the retracing act a fundamental endeavor; areas destined to emptiness, left vacant in order to be occupied by memory, now selective and rested within drawers that that have become its home. The outlined route appears incomplete, forced to advance in darkness we proceed downwards holding our breath, directed by the dowser’s rod that dictates the rhythm of the journey.

Matèria
Via Tiburtina 149
Roma
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