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21
Ott

DUE GIOVANI AMERICANI – Gina Hoover e Matt Jacobs

Due artisti americani esordienti nel campo della pittura e della scultura, inaugurano la stagione autunnale della galleria. Nelle loro opere c’e’ divertimento e provocazione.
a cura di Pia Candinas

Gina Hoover e Matt Jacobs, due giovanissimi artisti americani esordienti nel campo della pittura e della scultura, inaugurano con questa doppia personale la stagione autunnale di Intragallery, che, con l’esempio di questo primo appuntamento, intende dedicare anche in futuro un particolare impegno e attenzione alla nuova arte americana.

“Pionieri” di un’arte innovativa, coraggiosa e diversa dalla tradizione estetica e formale storica, Gina Hoover e Matt Jacobs rappresentano esperienze e sperimentazioni forti legate a nuove idee e visioni estetiche che continuano ad arrivarci dagli Stati Uniti. Nelle loro opere c’è divertimento e provocazione, ironia e leggerezza, ancorate, nonostante trasgressioni e provocazioni formali, ad una seria conoscenza del mestiere, tipica dei giovani artisti che si sono formati nei dipartimenti artistici delle grandi università americane. Nel caso loro si tratta della famosa “Tyler School of Art” della Temple University di Philadelphia e di Roma.

Certamente, Gina Hoover e Matt Jacobs provengono dalla grande tradizione dell’ “Abstract Expressionism”, da generazioni di padri, nonni e bis-nonni che negli anni ’30 fondarono la storia dell’arte americana del 20esimo secolo e che ebbero una notevole influenza anche sull’arte europea. Ma sembrerebbe che, a differenza dei loro “antenati”, i giovani creatori di arte di oggi siano meno legati alle grandi teorie dell’estetica e della filosofia, tipiche dei gruppi e movimenti artistici del passato. In un certo senso il loro lavoro è più solitario, anche se con i mezzi virtuali di oggi, la comunicazione del mondo dell’arte è facilitata e stimolata enormemente. Assomigliano alle formiche che costruiscono sotto terra strade e dei tunnel e dei percorsi labirintici che formano una struttura nascosta logica e stabile. Così le opere di Gina e di Matt: sono create dal nulla, talvolta da dettagli, da sensazioni e da oggetti che prendono forma e che aggiungono al quotidiano il suo divertimento. I risultati nel caso di Matt Jacobs sono espansione, colori stravaganti, forme improbabili e materiali poco usati in scultura e anche in pittura. Nel caso di Gina invece parliamo di una pittura astratta imparentata con il figurativo, materica, densa e spessa, silenziosa e dirompente, forte, poetica, narrativa, con uno spazio pittorico dove struttura e gioco si prendono in giro a vicenda.Continue Reading..