Tag: Omar Galliani

29
Mag

Omar Galliani e Lorenzo Puglisi. Visioni di luce e di tenebra

Lo Studio Museo Francesco Messina presenta fino al 13 giugno, Omar Galliani – Lorenzo Puglisi. Visioni di luce e di tenebra, un progetto espositivo studiato per questo sito significativo per l’arte e la storia di Milano, con una particolare riflessione sull’iconografia religiosa che costituiva l’arredo della Chiesa nei tempi del suo massimo fulgore, a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.

La mostra curata da Maria Fratelli e Raffaella Resch è prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dallo Studio Museo Francesco Messina con la sponsorizzazione di Liquid Art System. Il catalogo edito da Scalpendi conterrà i testi delle curatrici e del critico Mark Gisbourne, oltre alle immagini dell’allestimento delle opere presso lo studio Messina. La Fondazione Maimeri collaborerà alla comunicazione e alla promozione dell’evento.

Omar Galliani e Lorenzo Puglisi sono stati invitati dalle curatrici a confrontarsi all’interno della chiesa sconsacrata di San Sisto quale punto di congiunzione tra sacro e profano, luogo d’elezione dove riscoprire comuni fonti dell’immaginario. I due artisti hanno quindi lavorato sulle tracce della pittura religiosa che decorava la Chiesa a metà del ‘600 nel momento di maggior splendore dell’edificio, dopo il quale seguirono un lento declino e poi spoliazioni e distruzioni durante le due guerre mondiali, prima che lo scultore Messina decidesse di farne il suo atelier.

Diversi nello stile e nel percorso, in questo momento Galliani e Puglisi condividono lo studio sullo spazio e sulla luce nella pittura, in cui spicca l’uso particolare della maniera nera. Nel buio che pervade le opere di Galliani la luce stilla di un lucore magico, inquietante e seduttivo. Oppure trapela da una fonte luminosa nascosta, oscurata alla nostra visione da un ostacolo, solo grazie al quale percepiamo la consistenza dei raggi luminosi. In Puglisi la luce è il risultato di un’aggregazione della pittura, una sorta di antimateria la cui potente gravità permette a solo pochi frammenti di figura di emergere da un nero colloso e di sembrare quasi in movimento, nella struttura tridimensionale della pennellata.

Nei due livelli della chiesa, al piano terreno e interrato, verranno installate dieci opere di grandi dimensioni, come di consueto per i due artisti, la cui vocazione monumentale ben si attaglia a questo confronto con la pittura delle pale d’altare del ‘600. I soggetti presentati evocheranno santi e demoni, la passione e l’estasi, in una lettura laica di temi religiosi, il cui comun denominatore è la pittura come ricerca di mezzi espressivi che aprano uno spiraglio su una nuova visione

Galliani presenta una selezione di opere recenti di cui alcune inedite come la tavola Soltanto rosee una spiazzante crocifissione del 2004, insieme a Nuovi fiori, nuovi santi, del 2005, dittico devozionale realizzato come di consueto su tavola, e infine Denti, tre tavole a matita del 2009, ispirate al ciclo di Sant’Apollonia.

Puglisi realizza per l’occasione una grande tavola dedicata alla Crocifissioneche, insieme alla Nativitàdel 2016, tela dedicata al dipinto omonimo di Caravaggio, e a Il grande sacrificiodel 2015, tracciano una sorprendente lettura della vita del Cristo.Continue Reading..

09
Giu

Luigi Ghirri Spazio Siderale. Il sipario del teatro Valli dipinto da Omar Galliani

Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore di Reggio Emilia celebrano i venticinque anni della realizzazione del sipario del Teatro Valli con la pubblicazione del volume di Luigi Ghirri “Spazio Siderale. Il sipario del teatro Valli dipinto da Omar Galliani”, contenente le fotografie scattate da Luigi Ghirri per raccontare la nascita del progetto (conservate nella fototeca della Biblioteca Panizzi), unitamente ad alcuni bozzetti ed opere coeve di Omar Galliani, reperite in collezioni pubbliche e private.

Martedì 31 maggio, alle ore 18.30, il libro sarà presentato nella Sala degli Specchi del Teatro Valli, attraverso le testimonianze delle persone che, nei primi anni ’90, sostennero e parteciparono alla realizzazione dell’opera. Dopo il saluto delle Istituzioni, Flavio Caroli parlerà delle fotografie di Luigi Ghirri che documentano il lavoro di Omar Galliani, in dialogo con l’artista stesso. Per l’occasione, sarà possibile ammirare il sipario nella sua magnificenza.
“Spazio Siderale” non è un libro di Luigi Ghirri – spiega l’editore – ma la pubblicazione del menabò sul quale il fotografo reggiano stava lavorando in vista di un eventuale progetto o libro. In mancanza di un titolo autografo, si è scelto di intersecare il soggetto del velario dipinto da Omar Galliani, “Siderea”, con certi temi cari a Luigi Ghirri. Il volume raccoglie 87 fotografie inedite con i relativi passepartout, sui quali sono riportate note autografe del fotografo sui tagli e sull’intensità dei colori in vista della stampa. Una lettura che corrisponde quasi all’ingresso nel laboratorio di Ghirri. Come ricorda Omar Galliani, «Il tempo era sospeso nella Sala dei Pittori del grande teatro. La musica che ascoltavo si alternava al “clic” degli obiettivi che ogni giorno Luigi Ghirri scattava ai lati e dentro al grande cielo blu cobalto che cresceva tra il mio e il suo tempo. Ora il tempo è cambiato ma “Siderea” è sempre lì e ci guarda. Tante di queste foto non le avevo mai viste. Non ho mai chiesto di vederle in tanti anni per pudore e nostalgia… Oggi qualcuno l’ha fatto per me e Luigi. Grazie».
La mostra, visitabile presso Vicolo Folletto Art Factories (Vicolo Folletto, 1) dal 1 giugno al 17 luglio 2016, raccoglie una selezione di opere di Omar Galliani realizzate negli stessi anni del sipario, alcuni bozzetti preparatori e due lastre in zinco biffate, dalle quali erano state tratte due serie litografiche, anch’esse in esposizione, oltre ad alcune fotografie dal menabò di Luigi Ghirri.
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01
Set

Omar Galliani. Il disegno nell’acqua

Omar Galliani. Il disegno nell’acqua

ACQUARIO CIVICO, Viale G.B. Gadio 2, Milano
15 settembre – 11 ottobre 2015
inaugurazione lunedì 14 settembre ore 18

CONCA DELL’INCORONATA, Via San Marco, Milano
15 settembre – 25 ottobre 2015
inaugurazione lunedì 14 settembre ore 19.30

conferenza stampa Acquario Civico lunedì 14 settembre, ore 12

Il progetto espositivo “Omar Galliani. Il disegno nell’acqua” si compone di una mostra collocata in due sedi: all’Acquario Civico, dove è esposto un nutrito corpus di opere di Omar Galliani, di cui molte inedite; e alla Conca dell’Incoronata in Via San Marco a Milano con un’installazione site specific.
L’iniziativa è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Acquario Civico di Milano in collaborazione con l’Archivio Omar Galliani e la Società dei Navigli Lombardi, e gode del patrocinio della Città di Locarno.
Il progetto è a cura di Raffaella Resch e fa parte di Expo in città, il palinsesto di iniziative che accompagnerà la vita culturale di Milano durante il semestre dell’Esposizione Universale.

Omar Galliani tramite i suoi lavori crea un legame tra l’antico e il contemporaneo, tra l’arte e la multidisciplinarietà, traendo ispirazione da Leonardo, dalla storia di Milano e dall’attenta osservazione della natura e dell’uomo. Le due sedi, connesse al tema dell’acqua sono luoghi estremamente idonei per presentare le opere dell’artista, che indaga approfonditamente questo elemento naturale, attingendo dalla conoscenza scientifica per addentrarsi nella decodificazione simbolica del reale. La predilezione per il disegno, l’attenzione ad una rappresentazione naturalistica e simbolica dell’universo circostante riconducono a Leonardo e allo stesso tempo la raffinata tecnica rinascimentale ripresa da Galliani in chiave contemporanea esprime anatomie dell’universo e paesaggi dell’anima carichi di inquietudini, in un’esplosione emozionale di simboli e chiaroscuri.

“Omar Galliani. Il disegno nell’acqua prosegue il percorso artistico avviato dall’Acquario civico di Milano con la mostra Leonardo e l’acqua che si proponeva di indagare il ruolo che l’acqua ha giocato nello sviluppo del talento creativo di Leonardo da Vinci. Omar Galliani parte proprio dagli studi sulla figura di Leonardo da Vinci, analizzando il fortissimo legame che Leonardo ha vissuto con la nostra città attraverso la progettazione delle sue vie d’acqua, per poi riproporre l’acqua come elemento centrale della sua opera”. L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno sottolinea con questo inciso un aspetto fondamentale della mostra, ovvero il saldo legame del linguaggio contemporaneo di Omar Galliani con l’opera Vinciana. Numerosi i rimandi che avvicinano i lavori dell’artista anche ad un passato più recente: al Simbolismo, a l’Art Nouveau, a motivi orientali e arabescanti, sempre arricchiti da novità linguistiche e formali del tutto personali e originali.

Le opere in mostra all’Acquario – uno dei principali monumenti lasciati a Milano dall’Esposizione Internazionale del 1906 – il cui allestimento è curato dall’Architetto Mario Botta, sono collocate in corrispondenza degli ambienti della struttura idrobiologica, in cui sono presenti i diversi ecosistemi acquatici, dalle sorgenti montane al mare. La significativa selezione dei cicli pittorici di Galliani ispirati a Leonardo, datati dal 1979 a oggi, comprende opere realizzate su diversi supporti, quali la carta, il legno di pioppo, la tela gommata, il rame e la pietra, ottenute attraverso l’utilizzo di tecniche personali e originali, in cui l’acqua diventa una componente fondamentale, non solo come suggestione artistica, ma anche come medium.

Nella sezione “Immersioni”, che si snoda nel sotterraneo, al piano terreno e nel giardino esterno, sono collocate opere generate dall’immersione nel liquido, come Aquaticus Liber (1979), che si compone dei sedimenti organici e vegetali, oltre che di resti di un disegno di Ophelia d’après Millais, posto in acqua; o Nelle stanze di Ophelia (2010 – 2015), il grande dipinto di metri 4×4 su tela gommata collocato nelle vasche del giardino esterno. L’azione dell’acqua apporta modifiche e contribuisce alla completa realizzazione dell’opera stessa, aggiungendo un ulteriore valore estetico e simbolico. Un’interpretazione particolare di questo fare artistico viene data dalla curatrice Raffaella Resch nel catalogo della mostra: “l’opera d’arte in Galliani è un organismo indipendente composta da parti che si dissolvono nell’ecosistema, per ricomporsi attraverso il ciclo dell’acqua e per così dire riprodursi, allo stesso modo della natura”.Continue Reading..

13
Lug

Omar Galliani … a Oriente

CAMeC
Centro Arte Moderna e Contemporanea
Piazza Cesare Battisti, 1 – La Spezia

Omar Galliani
… a Oriente

a cura di Marzia Ratti
27 giugno – 15 novembre 2015
PROROGATA al 10 gennaio 2016

Con l’importante evento espositivo dedicato a Omar Galliani, il CAMeC affianca alla mostra tratta dalle collezioni permanenti, “Dal disegno al segno”, l’approfondimento del lavoro di un artista che appunto nel disegno ha individuato un territorio preferenziale di indagine, con esiti spiccatamente innovatori e distintivi, nell’impianto concettuale e nella modalità di esecuzione.

A proposito del disegno quale elemento cardinale della sua ricerca, lo stesso Galliani così efficacemente precisa: “ Il disegno è sempre in viaggio con me e nei tanti aeroporti d’Oriente e Occidente su diversi taccuini ho tracciato linee, consumato matite, polverizzato carboncini o sanguigne. Il mio è un disegno impertinente ed esagerato, ha dilatato il segno preparatorio in opera “finita/infinita”. Ha abbandonato il tavolo preferendogli la parete o il pavimento”.

Si tratta di “una mostra incentrata sui lavori scaturiti dalle suggestioni provate nei molti viaggi fatti in Cina e in Oriente, dove l’artista in quest’ultimo lustro si è fatto apprezzare e conoscere esportando il suo linguaggio che, nel segno della contemporaneità più incisiva, veicola anche il retaggio della tradizione classica italiana, filtrato e interpretato ad altissima elaborazione individuale. Continue Reading..