Tag: Palazzo Fortuny

07
Mag

INTUITION

In concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia 2017, Intuition è la sesta mostra co-prodotta dalla Axel & May Vervoordt Foundation e la Fondazione Musei Civici di Venezia per Palazzo Fortuny. Una serie di esposizioni di grande successo di pubblico e critica, curata da Daniela Ferretti e Axel Vervoordt, Artempo (2007), In-finitum (2009), TRA (2011), Tàpies. Lo Sguardo dell’artista (2013) e, più recentemente, Proportio (2015), che giunge ora al suo ultimo capitolo. Intuizione, dal latino intueor, è una forma di conoscenza non spiegabile a parole, che si rivela per “lampi improvvisi”, immagini, suoni, esperienze.

L’intuizione è la capacità di acquisire conoscenze senza prove, indizi, o ragionamento cosciente: un sentimento che guida una persona ad agire in un certo modo, senza comprendere appieno il motivo. Una mostra che intenda esplorare il tema dell’intuizione non può che iniziare dunque dai primi tentativi di creare una relazione immediata tra terra e cielo: dall’erezione di totem allo sciamanismo, alle estasi mistiche, dagli esempi di illuminazione nell’iconografia religiosa (Annunciazione, Visitazione, Pentecoste…) alla capacità di rivelazione divina del sogno dimostrando come l’intuizione ha, in qualche modo, plasmato l’arte in aree geografiche, culture e generazioni diverse. Un’esposizione che riunisce artefatti antichi e opere del passato affiancate ad altre più moderne e contemporanee tutte legate al concetto di intuizione, di sogno, di telepatia, di fantasia paranormale, meditazione, potere creativo, fino all’ipnosi e all’ispirazione. Il campo d’indagine si sposta quindi verso la modernità: nel XIX secolo le tematiche dello spirituale, del sogno, del misticismo, il sentimento panico della natura avranno nuovi sviluppi e, agli albori del secolo successivo, giocheranno un ruolo determinante nella nascita dell’astrattismo con Vassily Kandinsky, Paul Klee, Hilma af Klint. L’arte etnica, apportatrice di forme ed energie nuove, avrà anch’essa una forte influenza sullo sviluppo dei nuovi linguaggi artistici. Particolare attenzione è accordata agli aspetti più “sperimentali” del Surrealismo: scrittura e disegno automatici, creazione collettiva, stati di alterazione dell’Io saranno rappresentanti in mostra dai ‘dessins communiqués’ e ‘cadavres exquis’ di André Breton, André Masson, Paul Eluard, Remedios Varo, Victor Brauner – tra gli altri – insieme agli esperimenti fotografici di Raoul Ubac e Man Ray, e alle opere su carta di Henry Michaux, Oscar Dominguez e Joan Miró. Questa eredità si rifletterà in una serie di opere di artisti contemporanei come Robert Morris, William Anastasi, Isa Genzken, Renato Leotta e Susan Morris che, dal 1960, hanno ravvivato, sviluppato e modernizzato l’interesse per l’automatismo, portando a nuovi risultati formali e tecnici. L’importanza della ricerca spaziale e temporale intrapresa dai gruppi Gutai, Cobra, Zero, Spazialismo e Fluxus sarà illustrata con opere di Kazuo Shiraga, Pierre Alechinsky, Günther Uecker, Lucio Fontana, Mario Deluigi e Joseph Beuys. Altre opere contemporanee di artisti come Marina Abramovic, Chung Chang-Sup, Ann Veronica Janssens e Anish Kapoor, si ispirano ad esperienze soggettive o stati d’animo, per colpire lo spettatore con le proprie preoccupazioni e coinvolgerlo empaticamente. Durante i giorni di apertura i visitatori saranno invitati a esplorare e sperimentare la fantasia paranormale degli artisti attraverso quattro rappresentazioni legate al sogno, la telepatia, e l’ipnosi – della mente e del corpo – realizzate da giovani artisti: Marcos Lutyens, Yasmine Hugonnet, Angel Vergara e Matteo Nasini. L’intuizione si propone di suscitare domande sulle origini della creazione, ed è destinata ad essere vista come un ‘work in progress’, grazie ai lavori dei più importanti artisti contemporanei posti in dialogo con le opere storiche e con il carattere unico della residenza di Mariano e Henriette Fortuny. Kimsooja, Alberto Garutti, Kurt Ralske, Maurizio Donzelli, Berlinde De Bruyckere, Gilles Delmas e Nicola Martini creeranno installazioni site-specific, parte integrante della mostra negli spazi di Palazzo Fortuny.

Museo di Palazzo Fortuny
13 Maggio – 26 Novembre 2017
Co-produced with Axel & May Vervoordt  Foundation
Curated by Daniela Ferretti e Axel Vervoordt
Co-curated by Dario Dalla Lana, Davide Daninos and Anne-Sophie Dusselier

Immagine: Bernardi Roig, “An Illuminated Head for Blinky P.”, 2010, Resina di poliestere polvere di marmo, luce fluorescente 177,8 x 64,77×30,48 cm,Courtesy Galerie KEWENIG, Berlin, Palma, © Silvia León

10
Mag

PROPORTIO

PROPORTIO

dal 9 maggio al 22 novembre 2015
Venezia, Palazzo Fortuny

PROPORTIO, l’esposizione organizzata dalla Fondazione Axel e May Vervoordt e la Fondazione Musei Civici di Venezia aprirà il prossimo maggio in concomitanza della 56° Esposizione Internazionale – La Biennale di Venezia. Curata da Axel Vervoordt e Daniela Ferretti ed allestita nell’imponente Palazzo Fortuny, l’esposizione esplora l’onnipresenza delle proporzioni universali nell’arte, nella scienza, nella musica e nell’architettura. PROPORTIO segue l’acclamata trilogia di mostre: Artempo (2007), In-finitum (2009) e TRA (2011) e la più recente Tàpies. Lo Sguardo dell’artista (2013).

Durante l’intero corso della storia umana a noi noto, civiltà diverse hanno impiegato il sapere relativo alle proporzioni. Le nozioni estremamente avanzate e complesse legate ai principi della geometria sacra e, in particolar modo, della sezione aurea sono confluite all’interno di esoteriche conoscenze spirituali e tradizioni religiose. Per centinaia di anni il mondo occidentale si è dedicato segretamente alla geometria sacra, e le conoscenze sono state così (forse intenzionalmente) dimenticate o abbandonate.

PROPORTIO mira a riavviare un dialogo contemporaneo attorno alla conoscenza perduta delle proporzioni e della geometria sacra. Artisti, scienziati, architetti, filosofi (e non solo) ci offrono una lente che ci permetterà di capire come le proporzioni possano farci penetrare nella struttura essenziale del presente e possano fornirci una matrice per il futuro. Proportio ci offre l’occasione di esplorare le proporzioni universali invitandoci a riflettere sulle interconnessioni che innervano il nostro universo.

PROPORTIO presenta opere espressamente commissionate ad artisti del calibro di Marina Abramovic, Massimo Bartolini, Michael Borremans, Maurizio Donzelli, Riccardo De Marchi, Arthur Duff, Anish Kapoor e Izhar Patkin, e le quali saranno esposte accanto a lavori di Carl André, Berlinde De Bruyckere, Luciano Fabro, Alberto Giacometti, Ellsworth Kelly, Sol Lewitt, , Agnes Martin, Fausto Melotti, Mario Merz, Ad Ryman e Bill Viola, oltre ad alcuni reperti egiziani, ad una serie di dipinti architettonici degli antichi maestri olandesi, ad uno splendido ritratto di Botticelli ed una scultura monumentale di Antonio Canova.

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A cura di Daniela Ferretti, Axel Vervoordt
Co-prodotta con Axel and May Vervoordt Foundation
Con il supporto di AXEL VERVOORDT GALLERY

Immagine: Ellsworth “Kelly Red, Yellow, Blue”, 1963, Collection, Fondation Marguerite et Aimé Maeght, Sant Paul-de-Vence Cliché Claude Germain, ©Ellsworth kelly