Tag: Skin Taste 3: The Show must go on di Giuseppe Stampone

24
Feb

Skin Taste 3: The Show must go on di Giuseppe Stampone

SKIN TASTE
a cura di Adriana Rispoli

III edizione

Giuseppe Stampone
THE SHOW MUST GO ON

Inaugurerà martedì 1 marzo alle ore 18.00 la terza edizione di SKIN TASTE, progetto curato da Adriana Rispoli, che ogni anno affida a un artista internazionale l’interpretazione della “pelle” del PortoFluviale, noto locale in zona Ostiense, a Roma, che ha sede in una delle più affascinanti architetture industriali della capitale. Dopo Mariangela Levita (2013) e Flavio Favelli (2014), sarà Giuseppe Stampone a realizzare l’opera che campeggerà sui grandi manifesti che andranno a ricoprire, come di rito, la facciata dello storico edificio. Stampone è un artista internazionalmente noto per l’uso del tratto distintivo della penna Bic, con cui traduce immagini rubate dalla rete in disegni manuali dal forte carattere artigianale. The Show Must Go On è il titolo dell’opera che l’artista realizzerà per SKIN TASTE, dove il lettering in nuance blu della celebre penna si sovrappone alle icone più note del mondo del cinema: Dream Works, 20thCenturyFox, Paramount, Metro Goldwyn Mayer, Warner Bros e Columbia, immagini immediatamente riconoscibili delle case di produzione che detengono il monopolio mondiale della settima arte, almeno dal punto di vista commerciale. The Show Must Go On cita uno statement usato e abusato nella società dello spettacolo (e non solo) per indicare metaforicamente il flusso del tempo, ma è anche un messaggio preciso che l’artista vuole trasmettere. Le immagini rappresentate sembrano lanciare un laconico monito alla capitale, sede della gloriosa Cinecittà fondata ai tempi del fascismo. Senza mai abbandonare il ruolo politico dell’arte, Stampone intende far riflettere sulle derive grottescamente spettacolari della città, sul suo essere sempre più mera scenografia, in definitiva sulla sua traballante situazione politica. Grazie ad un’immediata capacità comunicativa, che contempla un linguaggio insieme aulico e popolare capace di colpire il pubblico a più livelli, le opere di Stampone aprono nuovi ambiti di riflessione facendo uso di associazioni – spesso sarcasticamente intese – tra significante e significato. L’artista affonda la sua ricerca nel linguaggio virtuale per indagare la dimensione reale, sovrapponendo l’immobilismo della realtà quotidiana alla velocità della rete.Continue Reading..

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SKIN TASTE
a cura di Adriana Rispoli

III edizione

Giuseppe Stampone
THE SHOW MUST GO ON

Inaugurerà martedì 1 marzo alle ore 18.00 la terza edizione di SKIN TASTE, progetto curato da Adriana Rispoli, che ogni anno affida a un artista internazionale l’interpretazione della “pelle” del PortoFluviale, noto locale in zona Ostiense, a Roma, che ha sede in una delle più affascinanti architetture industriali della capitale. Dopo Mariangela Levita (2013) e Flavio Favelli (2014), sarà Giuseppe Stampone a realizzare l’opera che campeggerà sui grandi manifesti che andranno a ricoprire, come di rito, la facciata dello storico edificio. Stampone è un artista internazionalmente noto per l’uso del tratto distintivo della penna Bic, con cui traduce immagini rubate dalla rete in disegni manuali dal forte carattere artigianale. The Show Must Go On è il titolo dell’opera che l’artista realizzerà per SKIN TASTE, dove il lettering in nuance blu della celebre penna si sovrappone alle icone più note del mondo del cinema: Dream Works, 20thCenturyFox, Paramount, Metro Goldwyn Mayer, Warner Bros e Columbia, immagini immediatamente riconoscibili delle case di produzione che detengono il monopolio mondiale della settima arte, almeno dal punto di vista commerciale. The Show Must Go On cita uno statement usato e abusato nella società dello spettacolo (e non solo) per indicare metaforicamente il flusso del tempo, ma è anche un messaggio preciso che l’artista vuole trasmettere. Le immagini rappresentate sembrano lanciare un laconico monito alla capitale, sede della gloriosa Cinecittà fondata ai tempi del fascismo. Senza mai abbandonare il ruolo politico dell’arte, Stampone intende far riflettere sulle derive grottescamente spettacolari della città, sul suo essere sempre più mera scenografia, in definitiva sulla sua traballante situazione politica. Grazie ad un’immediata capacità comunicativa, che contempla un linguaggio insieme aulico e popolare capace di colpire il pubblico a più livelli, le opere di Stampone aprono nuovi ambiti di riflessione facendo uso di associazioni – spesso sarcasticamente intese – tra significante e significato. L’artista affonda la sua ricerca nel linguaggio virtuale per indagare la dimensione reale, sovrapponendo l’immobilismo della realtà quotidiana alla velocità della rete.Continue Reading..