Tag: Tristano di Robilant

04
Ott

Confini apparenti di Josè Angelino e Tristano di Robilant

La galleria delle arti contemporanee Intragallery è lieta di presentare nei suoi spazi espositivi di Napoli, in occasione dell’apertura della stagione espositiva 2017 / 2018, la doppia personale Confini apparenti, di Josè Angelino e Tristano di Robilant, sabato 7 ottobre 2017, alle ore 11.30.

Per Tristano di Robilant è la seconda mostra organizzata dalla Intragallery. Dopo il successo ottenuto dalla prima personale nel dicembre 2015, e successivamente al suo impegno per la mostra tenutasi tra dicembre del 2016 e aprile 2017 al  “Museum of Contemporary Art San Diego”, la galleria ha chiesto al di Robilant di immaginarsi in un ideale dialogo con un altro artista, a lui affine, e da lui prescelto. Così Tristano ha invitato Josè Angelino, classe ’77, a intessere con lui uno stimolante confronto intergenerazionale tra le loro opere e le loro visioni. In mostra saranno presentate le sculture in vetro di entrambi gli artisti. Le sculture in vetro di Tristano di Robilant, con le loro irregolari e movimentate superfici, hanno un soffio di incompiutezza e casualità, dalle forme quasi liquide, apparentemente semplici ma non classificabili. “Non a caso si tratta di forme enigmatiche, nate da sogni che attingono a un continente interiore, un mare originario, ma anche a un altro io, il doppio che abita dentro di noi.” (Cit. Tanja Lelgemann) Per Tristano di Robilant la stretta collaborazione con artigiani e con i maestri vetrai di Murano è fondamentale: sono loro che riportano nella materia le sue idee trasformandole  in opere di una bellezza maestosa e ancestrale.

Le sculture di Josè Angelino sono costituite da scatole di vetro e ampolle, ove l’artista, dopo avervi creato un vuoto assoluto all’interno, vi immette gas Argon. La ricerca di José Angelino si fonda sul binomio arte-scienza, creando un nuovo linguaggio, derivato dalle materie più leggere e da profondi saperi, quali  la fisica, la filosofia e l’astronomia: partendo dall’analisi di quelle dinamiche naturali che si manifestano nello sviluppo di un evento, ne evidenzia preferenzialità ed organizzazioni, realizzando così uno strumento di indagine sull’indefinita linea di confine tra la necessità di accadere e l’adattamento all’ambiente. “Quella cui il pubblico assiste è  un’apparizione. Flussi di luce cangianti per forma e colore passano davanti agli occhi, indefinibili e impalpabili.  L’effetto è quello di una inarrestabile scrittura luminosa, metafora del divenire incessante”. (Cit. Anna D’Elia)

Ad accomunare i due artisti è la tensione creativa, il sentire poetico verso la leggerezza e l’impossibilità di osservare linee di confine che siano realmente nette, attraversando tutti gli apparenti confini legati alla fragilità della materia, per poi disvelarli nella loro realtà, esili limiti che non vincolano le loro visioni.Continue Reading..

11
Dic

Tristano di Robilant. L’immaginazione e il suo doppio

Tristano di Robilant

L’immaginazione e il suo doppio
Sculture in vetro, ceramiche, disegni

a cura di Pia Candinas e Tanja Lelgemann
12 dicembre 2015 – 12 febbraio 2016

Inaugurazione
sabato 12 dicembre dalle 18.00 alle 21.00
L’artista sarà presente

Con la mostra L’immaginazione e il suo doppio, Intragallery presenta l’artista Tristano di Robilant nella sua poliedrica attività, con sculture di vetro, piatti di ceramica e disegni. L’aspetto elegante e maestoso delle sculture che dominano lo spazio della galleria crea un contrasto con le loro irregolari e movimentate superfici che hanno un soffio di incompiutezza e casualità dalle forme rotonde apparentemente semplici e non classificabili. Questo aspetto ambivalente sorprende l’osservatore e rivela allo stesso tempo la fragilità della materia.
I disegni che riportano le stesse forme allo stadio puro, non lavorato, rivelano il percorso formale e intellettuale alla base delle sculture e dei piatti di ceramica. Per Tristano di Robilant la stretta collaborazione con artigiani, con i maestri vetrai di Murano e con ceramisti umbri è fondamentale: sono loro che riportano nella materia le sue idee in opere di una bellezza unica.
Il titolo della mostra L’immaginazione e il suo doppio si lega all’universo illuminato e poetico di Tristano di Robilant; nasce da tutte quelle spiagge del silenzio che le sculture in vetro qui esposte ci comunicano. Un titolo dettato dall’immaginazione che si realizza diventando la creatrice del reale e degli oggetti che l’artista ci mostra. Non a caso si tratta di forme enigmatiche, nate da sogni che attingono, come nel caso di Antonin Artaud, a un continente interiore, un mare originario, ma anche a un altro io, il doppio che abita dentro di noi.
Tutti i titoli delle opere di Tristano de Robilant appaiono a prima vista enigmatici ma hanno sempre un riferimento letterario, filosofico o storico.

Con la scultura “Assisi” l’artista non elabora solo l’omonima poesia incisiva e malinconica di Paul Celan. Un cono, che nella fragile trasparenza del vetro s’impone maestoso nello spazio diventando punto di gravità, accentuato dai piani cadenzati e dalle sfere all’interno, la cui struttura irregolare ricorda la primordialità della terra. La calda tonalità ocra richiama immediatamente l’architettura della cittadina umbra che si erge nel paesaggio, suscitando nella condensazione formale la mistica attrazione spirituale del luogo.
Tra le opere in mostra citiamo inoltre: “Soldato innamorato”: in questo caso il titolo è omonimo di una celebre canzone del 1915 e commemora i soldati caduti nella 1° Guerra Mondiale.
In “Sisifo smeraldo” l’artista elabora l’interpretazione che l’autore dell’assurdo Albert Camus ha fornito: dobbiamo immaginarci Sisifo felice. “La lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.” Continue Reading..