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14
Ott

Thybris il fiume eterno di Roberto Ghezzi a La Galleria Nazionale di Roma

Martedì 7 novembre, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma inaugura la mostra THYBRIS il fiume eterno di Roberto Ghezzi, a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli, project manager Linda Simioli.

Il progetto è promosso dalla galleria d’arte FABER in partenariato scientifico con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università Sapienza di Roma, ARPA Lazio, realizzato con la collaborazione de Il Giornale dell’Ambiente e il supporto di Phoresta ETS.

La mostra espone una selezione di lavori dalla serie delle Naturografie, opere che nascono dal contatto con le acque del Tevere, realizzate dall’artista a partire dal 2022 lungo il corso del fiume, dalla sorgente alla foce. La metodologia alla genesi di queste opere ha previsto l’immersione di grandi tele per un lungo periodo di tempo – circa un anno – nel letto del fiume, lasciando che le sue acque interagissero con i supporti. Tale procedimento ha permesso alle superfici delle tele di riprodurre stratificazioni visive, texture, umori cromatici, sedimentazioni materiche che, a loro volta, costituiscono l’esito della simbiosi dei supporti con l’ecosistema del Tevere.

“La mostra – scrivono i curatori – è pensata in stretta correlazione con la realtà geografica che la ospita e al contempo, grazie all’indole del lavoro di Roberto Ghezzi, è progettata anche per stabilire delle connessioni interdisciplinari, al fine di impostare un dialogo quantomai attuale tra la sperimentazione artistica contemporanea ed altri ambiti del sapere. Difatti, le Naturografie, serie distintiva della ricerca dell’artista e da lui già realizzate in svariati contesti naturali, permettono di confrontarsi con ciò che, tra i tanti interessanti aspetti, può essere considerato uno dei risultati più coerenti forniti dalla ricerca contemporanea in merito allo storico rapporto arte e paesaggio, nonché di tematizzare questioni urgenti del nostro quotidiano riferibili alla complessa relazione tra uomo e natura. Dunque, facendo delle acque del fiume Tevere il luogo di creazione delle opere in mostra, l’evento intende metterne in luce tanto il valore culturale, ancora in potere di catturare l’attenzione degli artisti, quanto le criticità della sua condizione odierna.”

L’esposizione pone in rilievo quanto il modus operandi dell’autore sia passibile di una pluralità di letture, tutte ugualmente valide, ora di carattere artistico in merito al legame tra arte e paesaggio, ora filosofico relativamente alla sinergia tra uomo e natura, ora ecologico riguardo la conoscenza dell’ambiente. Le Naturografie di Roberto Ghezzi possono quindi essere intraprese come oggetto di confronto interdisciplinare, in particolare con l’ambito scientifico. Conservano nella loro costituzione le proprietà biologiche e chimiche dell’habitat a fondamento della loro conformazione, corrispondendo così anche a potenziali riserve di informazioni relative a un luogo specifico in un dato arco di tempo.

A tal proposito, per offrire una fruizione esaustiva dell’opera e delle pratiche dell’artista, l’esposizione delle opere create nell’alveo del “fiume eterno” sarà accompagnata tanto dalla relativa discussione critica quanto da relazioni di carattere tecnico-scientifico elaborate dai soggetti accademici che hanno collaborato al progetto, attraverso un momento di approfondimento in programma alle ore 18.00 che precederà l’inaugurazione.
Roberto Ghezzi (Cortona, 1978), vive e lavora a Cortona (AR). La sua formazione ha avvio all’interno dello studio di scultura di famiglia e si perfeziona all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizia ad esporre negli anni Novanta e i suoi esordi sono legati alla pittura. Tutta la sua produzione è fondata sul forte interesse per il paesaggio naturale, che, agli inizi, egli indaga sia attraverso la rappresentazione pittorica, che mediante sperimentazioni “sul campo”, a contatto diretto con l’ambiente naturale. Si tratta di uno studio portato avanti nel corso di un decennio, che, muovendo da un approccio scientifico di esame approfondito della realtà organica, assume forma concettuale attraverso la materia.
Nei primi anni 2000 presenta al pubblico opere legate alla suddetta ricerca, maturata negli anni. Creazioni inedite, che nascono da studi e sperimentazioni su luoghi naturali, spesso incontaminati, e il cui titolo Naturografie© ha in sé il concetto fondante sia del risultato finale, che del processo. Quest’ultimo è parte integrante dell’opera, in un viaggio all’origine del rapporto tra artista e natura, dove il supporto è spazio di comunione tra essi. L’artista crea con la natura, ma, al tempo stesso sovraintende ad ogni fase della creazione: dalla determinazione delle variabili iniziali, al fattore tempo, fino alla forma finale.
Tra le ultime esperienze espositive: AQUAE, a cura di Start Cultura e EContemporary, Fondaco dei Tedeschi, Venezia, IT (2023); CONTEMPORARY ECOSYSTEMS, a cura di Bojana Janeva e Davide Silvioli, Museum of Contemporary Art of Skopje, NMK (2022); IMPERMANENTE, a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli, galleria d’arte FABER, Roma, IT (2022); THE WRITING OF NATURE, a cura di Inanna Riccardi, Sixty Eight Art Institute, Copenaghen, DK (2022);GENETICA DELLA FORMA, a cura di Davide Silvioli, Palazzo Collicola, Spoleto, IT (2022); LE LATITUDINI DELL’ARTE, a cura di Virginia Monteverde, Pulchri Studio, Den Haag, NL (2021). Principali residenze artistiche: The Polar Stream, in collaborazione con CNR ISP, Svalbard, NOR (2023); The Greenland Project, in collaborazione con CNR ISP, Tasiilaq, GRL (2022); North Macedonia Project- Art As Nature, NMK (2022); The Writing of Nature, 68 Art Institute and CasermArcheologica, Copenaghen, DK (2022); Planeta de Origen, Ushuaia, ARG (2019); Kunstkvarteret artist house, Lofoten Islands – Leknes, NO (2019); OAW, Tunis and Hergla, TUN (2018); South Africa Project, Blyde River Canyon and Mossel Baai, ZA (2018); Iceland Project, Hofn, Akureyri, IS (2017); Alaska Project, Talkeetna, McCarthy, AK USA (2015).

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporaneadi Roma
THYBRIS il fiume eterno di Roberto Ghezzi
a cura di Cristian Porretta e Davide Silvioli
project manager Linda Simioli

dal 7 al 26 novembre 2023

Martedì 7 novembre 2023
Sala delle Colonne

Martedì 7 novembre 2023
Sala Merini
ore 19.00 – 20.30

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti 131
Roma

Ingresso accessibile
via Gramsci 71

Orari di apertura
da martedì a domenica:
9.00 – 19.00
ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
T + 39 06 32298 221
lagallerianazionale.com #LaGalleriaNazionale

Ufficio stampa
T +39 06 32298 308
gan-amc.uffstampa@cultura.gov.itAmalia Di Lanno
T +39 333 782 0768
info@amaliadilanno.com
28
Lug

Uccidendo il chiaro di luna

Uccidendo il chiaro di luna

1 agosto 2015
GALLERIA 33
Pietrasanta

Galleria 33 presenta Uccidendo il chiaro di luna, mostra a cura di Tiziana Tommei e Francesco Mutti.
In galleria opere di Daniela Alfarano, Guglielmo Alfarone, Luca Cacioli, Luca Andrea De Pasquale, Roberta Diazzi, Roberto Ghezzi, Pamela Grigiante, Hemmes, Donatella Izzo, Massimiliano Luchetti, Carla Mura, Francesco Paglia, Luca Palatresi e Stefano Zagaglia.

Nulla di sovversivo e tanto meno intriso di qualsivoglia retaggio futurista.
Semplicemente un nuovo concept set-up di Galleria 33 Pietrasanta, omaggio a tutti coloro che amano l’arte. Il prosieguo di un iter intrapreso lo scorso 4 luglio, un progetto propositivo che si fonda su eterogeneità ed accessibilità. Artisti affermati, non storicizzati: una scelta precisa, voluta e perseguita con crescente convinzione. Pittura, fotografia e sculto–installazione, arte figurativa, informale e concettuale: una selezione di lavori studiata e unita sotto il segno di una ricerca che fonde istinto e conoscenza, passione e costanza.

Inaugurazione sabato 1 agosto dalle ore 19 in Vicolo San Biagio 17 a Pietrasanta.
Cocktail di apertura in partnership con Leuta wine, azienda agricola di Denis Zeni e di Enzo Berlanda operatori finanziati trentini, che nel 1999 scelgono di ritornare alla terra acquistando nel 2000 il podere di Leuta nella zona di Cortona, vicino al Lago Trasimeno e a Montepulciano.
In mostra fino al 30 agosto 2015, aperto tutti i giorni dalle oer 18.30 alle 01.00.

Galleria 33
vicolo San Biagio 17 – 55045 Pietrasanta, Lucca
tel. +39 339 8438565 | +39 349 8342187
mail@galleria33.it
www.galleria33.it

Immagine: Pamela Grigiante, this is not kind of love, 2014

02
Lug

Galleria 33. Pietrasanta

Inaugura il 4 luglio 2015 alle ore 18.30 in vicolo San Biagio 17 a Pietrasanta (Lucca) la nuova sede di Galleria 33 di Tiziana Tommei.
Il cubo bianco della sede aretina si sdoppia in uno spazio temporaneo con un progetto inedito, curato da Tiziana Tommei in collaborazione con il critico d’arte Francesco Mutti. La Trentatré cambia location, ma resta fedele al concept originario. La selezione degli artisti presentati, infatti, non contempla alcun maestro storicizzato, ma solo artisti affermati o emergenti. Si conferma inoltre la partnership con Luciferi, laboratorio sperimentale di arti visive, che ha realizzato la grafica dell’evento.
Galleria 33 guarda avanti e propone opere scelte di quindici artisti: Daniela Alfarano, Guglielmo Alfarone, Luca Cacioli, Elio Rosolino Cassarà, Luca Andrea De Pasquale, Roberta Diazzi, Roberto Ghezzi, Pamela Grigiante, Hemmes, Massimiliano Luchetti, Carla Mura, Francesco Paglia, Luca Palatresi, Donatella Izzo, Stefano Zagaglia.
In linea con quanto rappresenta la galleria, anche in questa nuova importante occasione, il fine non è stupire. Nessun grido, solo una consapevole e ponderata affermazione, quasi sussurrata, ma con decisione e coerenza. Nessun grande nome, ma personalità artistiche di forte interesse. Personalità appunto. In ossequio all’iter già intrapreso, la galleria espone pittura, fotografia e tecnica mista, con lavori di sicura eterogeneità. Minimo comune denominatore il segno. Tutti gli artisti presentati e rappresantati si contraddistinguono e s’impongono in ragione di un connubio di forma, contenuto e tecnica estremamente personale. Ciascuno di essi è riconoscibile e riconducibile al credo e allo stile Trentatré. In riferimento al progetto, ciascuno di essi rappresenta una componente ineludibile, una cellula autonoma in grado di funzionare da sola, ma anche di relazionarsi ad altre, costituendo in tal modo un tessuto e un organo vitale. Oltre la metafora, riprendendo quanto già affermato, si vuole esprimere un’idea precisa: la contemporaneità vive di opere ed immagini, oltre che di parole e nomi.

Inaugurazione
sabato 4 luglio 2015
dalle ore 18.30 alle ore 01.00

Anteprima stampa
venerdì 3 luglio 2015, ore 12.00

In mostra dal 4 luglio al 30 settembre 2015
tutti i giorni, 18.30 – 01.00
o su appuntamento
Galleria 33
vicolo San Biagio 17 – 55045 Pietrasanta, Lucca
tel. +39 339 8438565 | +39 349 8342187
mail@galleria33.it
www.galleria33.it

immagine: Luca de Pasquale, KAMI, 2015